Oggi a casa Chiaramella prepariamo i panini dolci al latte di mandorla e semi di papavero. Ma prima, come al solito, due paroline…
Non sono mai stata una gran nottambula. Né una festaiola incallita. Una pizza e pochi amici in grado di conversare di argomenti vari per me sono già un livello elevato di divertimento. E ho sempre pensato che questo mi bastasse. Generalmente sono una persona che fa un po’ fatica a lasciarsi andare. Le forme di divertimento soft mi sono sempre sembrate molto compatibili con questo mio modo di essere.
Poi sono arrivata a Milano…I miei nuovi colleghi sono indubbiamente persone che sanno divertirsi. Perciò ogni tanto capita che si organizzino serate, feste o altre occasioni di incontro. La prima volta che è successo è stato a luglio del 2017. Ero arrivata da pochi mesi. E quella sera mi sono divertita come non succedeva da almeno vent’anni. Ho preso da bere (che bere un pochetto ogni tanto fa anche bene), ho riso, ho ballato, ho cantato. In poche parole mi sono un pochettino “smollata”. Quella volta ho iniziato a capire che ogni tanto bisogna fare in modo di dimenticarsi delle cose serie e fare in modo di svuotare il cervello. Ballare e cantare a squarciagola una bella canzone servono davvero a scaricare le tensioni.
La stessa cosa è successa qualche giorno fa, quando quei matti mi hanno organizzato una fantastica festa a sorpresa per i miei 40 anni. Nessuno mi aveva mai organizzato una festa a sorpresa…potete immaginare quanto potessi essere sorpresa…appunto. L’organizzazione ha richiesto qualche giorno di lavoro…e io non mi sono accorta proprio di niente…si confabulava di brutto e io niente. Che poi, dopo, ricollegando tutto, mi sono spiegata un casino di cose…Vabbè insomma: ci siamo divertiti un sacco. E questo è quello che conta…
E però, dopo una serata di balli, canti e qualche bicchiere in più del solito, è chiaro che il giorno dopo si è un pochetto sfatti. Per questo non c’è niente di meglio di una colazione gustosa (perché è pur sempre domenica), ma che non sia troppo strong per uno stomaco già affaticato. Per fortuna avevo preparato i paninetti che vedete nelle foto. Sono l’ideale perché contengono pochissimo zucchero e sono fatti con il latte di mandorla (la ricetta del latte la trovate qui) e aromatizzati con i semi di papavero. Sono sani ma anche sfiziosi. Specie se gustati caldi e inzuppati nel latte. Per ricominciare pian piano e con il giusto stato d’animo. Ecco quindi la ricetta dei panini dolci con latte di mandorla e semi di papavero.
Panini dolci al latte di mandorla e semi di papavero
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INGREDIENTI (per circa 20 panini)
- 100 g di pasta madre rinfrescata (o 12,5 g di lievito di birra)
- 400 g di farina Manitoba
- 250 g di latte di mandorle
- 50 g di zucchero
- 1 uovo
- 1 pizzico di sale
- 100 g di burro morbido
- semi di papavero q.b.
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COME SI FA:
- In una terrina (o in una planetaria) sciogliete la pasta madre con il latte di mandorle tiepido. Tenete da parte due cucchiai di latte per spennellare la superficie delle brioche.
- Aggiungete la farina e iniziate a impastare. Aggiungete l’uovo, lo zucchero, il sale e una manciata di semi di papavero. Impastate fino ad ottenere un composto omogeneo.
- Unite il burro e continuate a impastare finché il burro non si sarà completamente assorbito. Se l’impasto risulta troppo morbido, aggiungete un paio di cucchiai di farina.
- Formate una palla e fatela lievitare in una ciotola capiente e in un luogo tiepido per almeno 8 ore o comunque fino al raddoppio. Io l’ho fatta lievitare per tutta una notte.
- Dividete l’impasto in parti uguali (io li ho fatti da 50 grammi) e ricavate dei piccoli panini tondi. Sistemateli sulla leccarda e lasciateli lievitare ancora un’ora.
- Riprendete i panini e spennellatene la superficie con il latte di mandorle che avete tenuto da parte. Cospargete con altri semi di papavero nella quantità che più vi piace.
- Cuocete nel forno già caldo a 180 gradi per 20 minuti o comunque fino a doratura.