Ci eravamo lasciati con tanti bei discorsi sul ricominciare ad amare le cose della vita ed ecco che un’altra bella batosta ci è piombata addosso facendoci di nuovo tornare sotto una pesante cappa di grigio. Una guerra nel cuore dell’Europa non ce la saremmo di certo aspettata! Parlare di gioia di vivere e di piaceri della vita diventa davvero difficile, anche per i più ottimisti.
In un contesto del genere credo che l’unica strategia possibile sia stare fermi e aspettare. O meglio: fare quello che si può e aspettare. Sperando che tutto passi. Sperando che sia solo un momento.
Proprio nell’ottica del fare quello che si può. In molti hanno aderito a iniziative “culinarie” sui social. Io purtroppo non ho molto tempo per divulgare il mio messaggio di pace sui social. Del resto, ormai lo sapete, non sono proprio la donna più social del mondo. Ma questo non significa che sia indifferente a quello che sta succedendo.
Per questo mi sono un pochino richiusa in me stessa, nei miei pensieri. Quando succedono certe cose io ho bisogno di calma, ho bisogno di tranquillità, ho bisogno della mia cucina. Quando si sta così l’unica soluzione è un buon confort food, un qualcosa che ci ricordi le radici, che ci tenga ancorati al qui e ora.
E quindi oggi a casa Chiaramella prepariamo un classico della cucina partenopea, un piatto che non fa parte della mia cucina di famiglia ma è comunque un piatto storico della cucina italiana, che richiede una lenta cottura e tanta tranquillità. Sto parlando degli ziti alla genovese. Che ovviamente coi genovesi non c’entra proprio niente ma è un piatto napoletano che più napoletano non si può.
Non vi voglio tediare con la storia del perché si chiami così. Sono convinta che sul web troverete mille informazioni più valide di quelle che potrei darvi io. Sappiate solo che davvero questo piatto è particolare e che almeno una volta nella vita va assaggiato.
Per questo primo esperimento, ho pensato di utilizzare la mia nuova slow cooker e di fare una cottura di 8 ore. Dopo è stato comunque necessario restringere un po’ il condimento di cipolle sul fornello ma sicuramente una grossa parte del procedimento è stata fatta in autonomia dalla slow cooker senza grossi sbattimenti per la cuoca. Poiché non tutti possiedono questo attrezzo da cucina, ho riportato che la ricetta tradizionale senza slow cooker, ispirata (con qualche adattamento) a quella del bellissimo volume di Maria Teresa Di Marco e Lydia Capasso “La cucina di Napoli”. Quindi non avete scuse. Ci potete provare tutti!
Che poi, a pensarci adesso. questo piatto è adattissimo alle circostanze perché pensare a Napoli ci fa venire in mente la famosissima frase di Eduardo De Filippo “Ha da passà ‘a nuttata”. In quella circostanza la guerra era finita e ci si chiedeva se davvero le cose sarebbero potute tornare come prima. Anche se adesso la nostra guerra, o forse sarebbe più giusto dire le nostre guerre, non sono ancora finite, la frase la trovo comunque adattissima. Non si può fare altro che aspettare.
E mentre aspettiamo c’è tutto il tempo per far cuocere lentamente il nostro ragù alla genovese. E allora eccovi la ricetta di ziti alla genovese con la slow cooker e senza.
Ziti alla genovese con la slow cooker
Ingredienti:
- 700 g circa di manzo a pezzi (tipo girello o scamone)
- 1 kg circa di cipolle dorate
- 100 g circa di pancetta o gambuccio di prosciutto crudo
- 1 costa di sedano
- 2 carote
- 25 g di burro
- 2 cucchiai di olio evo
- 1 rametto di rosmarino
- sale
- pepe
- prezzemolo
- parmigiano grattugiato
Come si fa (con la slow cooker):
- Pulite e tritate finemente le cipolle, il sedano, le carote e la pancetta.
- Mettete l’olio e il burro a pezzetti sul fondo della slow cooker. Poi sistemate metà del composto di cipolle, sedano, carote e pancetta all’interno della slow cooker.
- Asciugate per bene e pezzi di carne e sistemateli sopra le cipolle.
- Coprite con le cipolle rimanenti. Salate, pepate e aggiungete il rametto di rosmarino.
- Aggiungete infine 2-3 cucchiai di acqua.
- Fate cuocere in modalità low per 8 ore.
- Separate la carne dalle cipolle e mettete queste ultime in una casseruaola. Fatele cuocere ulteriormente fino ad ottenere un composto scuro e dalla consistenza densa. Aggiungete del vino bianco per insaporire e lasciate evaporare. Se desiderate un composto ancora più cremoso potete frullarne una parte con un frullatore a immersione.
- Fate cuocere i ziti in acqua salata e condite con il ragù alla genovese, il prezzemolo tritato e il parmigiano. Mangiate la carne come secondo oppure, se vi risulta troppo “provata” dalla lunga cottura, utilizzatela per prepararci delle polpette.
Come si fa (con la ricetta tradizionale):
- Pulite e tritate finemente le cipolle, il sedano, le carote e la pancetta.
- Mettete l’olio e il burro a pezzetti in una casseruola larga e sistemate il composto di cipolle, sedano, carote e pancetta all’interno.
- Asciugate per bene e pezzi di carne e sistemateli sopra le cipolle. (La ricetta tradizionale prevede un pezzo di carne intero legato con lo spago).
- Salate, pepate e aggiungete il rametto di rosmarino.
- Fate cuocere a fuoco lentissimo per 3 ore.
- Togliete la carne e continuate la cottura per un’altra ora circa fino ad ottenere un composto scuro e dalla consistenza densa.
- Rimettete la carne in pentola, aggiungete del vino bianco per insaporire e lasciate evaporare.
- Fate cuocere i ziti in acqua salata e condite con il ragù alla genovese, il prezzemolo tritato e il parmigiano. Mangiate la carne come secondo oppure, se vi risulta troppo “provata” dalla lunga cottura, utilizzatela per prepararci delle polpette.