Parlare di inizio anno il 24 febbraio è effettivamente fuori luogo. Ma di fatto questo è il primo post del 2022 e di fatto le cose sono andate così…
Per fortuna almeno su una cosa le tradizioni sono state rispettate. Il primo post dell’anno a casa Chiaramella è sempre una colazione. E quindi oggi prepariamo dei buonissimi (ma poco calorici) panini semidolci arancia e cioccolato.
Questa ricetta nasce come rivisitazione di una ricetta di panini al latte che ho trovato sullo splendido libro di Vea Carpi “La mia pasta madre”. La ricetta è strepitosa già nella versione originale, che ho utilizzato per i panini del pranzo di Capodanno, ma io avevo anche bisogno di consumare la pasta d’arance che ho utilizzato per il panettone di Natale. Vero è che la pasta di arance si può consumare a lungo grazie alla presenza dello zucchero ma di certo non poteva restare lì fino al prossimo Natale. E allora mi sono inventata questi panini. Che nella mia testa dovevano essere leggeri ma confortanti, con sapori nuovi ma conosciuti, dietetici ma golosi.
Insomma, se ci penso bene, decisamente una ricetta in linea col periodo. Che sicuramente è stato senza grosse emozioni. Un po’ per tutti. Ma con una lieve speranza in sottofondo.
Ultimamente su questi schermi credo di non essere stata proprio proprio brillante. Nè particolarmente allegra e accattivante. Ho il sentore che, se andassi a rileggere un po’ di vecchi post, troverei parecchie lamentele e pessimismi di vario genere. E non è bene iniziare il 2022 in questo modo.
Preferisco riportare un pensiero di qualche giorno fa della bravissima Stella Pulpo (Memorie di una vagina) in cui mi ci trovo davvero con tutte le scarpe. E lasciarvi così. Sempre però con l’invito a preparare i panini semidolci arancia e cioccolato che, nonostante la paturnia della cuoca, sono davvero buoni buoni e ideali per una colazione golosa ma senza esagerare.
Vi lascio quindi con il messaggio di speranza di Stella, affinché tutti possiamo davvero al più presto ritrovare l’amore per le cose della vita.
“Guarda che quest’ultimo biennio non è stato facile, per nessuno. Guarda che siamo tutti provati e tutti sentiamo addosso un macigno, un peso più pesante del solito, più insostenibile, più schiacciante, anche se dissimuliamo, se facciamo un selfie, se commentiamo Sanremo. Guarda che non è durato due giorni, due settimane, due mesi. Guarda che sono stati due anni, e non sono finiti, e sono tanti due anni. Guarda che tutto ha un costo, inflazione a parte: frequentare meno persone, viaggiare meno, fare meno esperienza del mondo, della vita, dell’altro. Convivere con l’incertezza, il timore, l’insofferenza. Fare i conti con l’insoddisfazione, e i silenzi, e i rumori. Gestire la debolezza dei significati. Scoprirsi più vecchi, più stanchi. Fermarsi a capire che il tempo è passato e ci siamo un po’ persi, tutti, nel dubbio. Nell’assenza di progetti. Nella scarsità delle vie di fuga. Nella difficoltà di crescere, nell’ostilità dell’epoca, nella frustrazione di aver bucato quasi tutte le aspettative che avevamo per noi stessi. Guarda che non sei solo tu, che piangi inconsultamente in una sala d’aspetto, mentre cammini per strada, poco prima di dormire. Guarda che non è solo il tuo lavoro a non soddisfarti, a stressarti, ad annoiarti. Guarda che non solo la tua vita privata tracima di dubbi, incertezze, irrisolti. Guarda che non solo tu hai paura che alla fine sia tutto qui: sfangare problemi, accettare compromessi, colmare vuoti, affrontare imprevisti. Più tutti i cazzi di sempre, quelli che c’erano prima e che ci sono ancora, solo che adesso sono più complicati da gestire. Guarda che non solo tu ti sforzi di tirare avanti e cercare un senso in un periodo che il senso l’ha perso. Guarda che non è colpa tua. Guarda che non sei solo, sola sol*, solu o il cazzo che preferisci. Guarda che c’è il sole fuori. Guarda che è un periodo, una fase, un capitolo, mica il romanzo intero. Guarda che hai bisogno di ritrovare l’amore per le cose della vita. Guarda che prima o poi tornerà. Torneremo. Tornerai. A scorrere, fluire, splendere, bruciare, incendiare, spegnere e riaccendere. Guarda che tra poco arriva la primavera. Guarda che se sorridi, è meglio”.
Panini semidolci arancia e cioccolato
Ingredienti (per circa 30 panini da 50 grammi):
Giorno 1 (sera) – il Lievitino:
20 g di licoli
50 g di acqua
45 g di farina
Giorno 2 (mattina):
- tutto il lievitino
- 200 g di latte intero
- 40 g di zucchero
- 1 uovo
- 100 g di pasta di arance (vedi come prepararla qui)
- 500 g di farina 1
- 90 g di burro a pomata
- 100 g di cioccolato fondente (tritato molto grossolanamente o in gocce)
- 5 g di sale
- burro per spennellare i panini
Come si fa:
- Preparate il lievitino. Impastate bene e lasciate riposare l’impasto tutta la notte a temperatura ambiente o nel forno spento coperto con pellicola alimentare.
- Al mattino aggiungete al lievitino il latte, lo zucchero, l’uovo e la pasta di arance. Mescolate bene finchè il lievitino non si sia comletamente sciolto. Versate il tutto nella ciotola della planetaria. Aggiungete la farina e impastate con la frusta a K finchè gli ingredienti non staranno insieme in un unico composto.
- Togliete la frusta a k e inserite la spirale. Continuate ad impastare ancora un po’. Quando l’impasto si sarà incordato aggiungete prima il sale e poi, poco alla volta, il burro a pomata. Aggiungete circa 20 g per volta. Aspettate di aggiungere la dose successiva finché quella precedente non è stata ben assorbita. Una volta aggiunto tutto il burro, continuate ad impastare finché l’impasto non sarà ben incordato. Ci vorranno anche qui circa 10/15 minuti.
- Mettete l’impasto in un contenitore trasparente con coperchio e lasciatelo lievitare in un posto tiepido (non più di 26 gradi) fino al raddoppio. Ci vorranno circa 6 ore.
- Trascorse le 6 ore o comunque al momento del raddoppio tritate il cioccolato e setacciatelo per eliminare i pezzi più piccoli. Rimprendete l’impasto, rimettetelo nella planetaria con la spirale e inserite il cioccolate. Lavorate l’impasto finchè il cioccolato non sarà stato completamente assorbito.
- dividete l’impasto in pezzi da 50 grammi. Appiattite i pezzi con le mani fino ad ottenere dei piccoli rettangoli. ripiegateli al centro dal lato lungo, poi arrotolateli dal lato corto, quindi pirlateli per bene fino ad ottenere delle palline. Sistemate le palline ben distanziate sulla leccarda rivestita di carta da forno e fate lievitare comperte da pellicola alimentere ben tesa per altre 2/3 ore.
- Spennellate i panini con il burro fuso e cuocete per 15/20 minuti in forno preriscaldato a 180 gradi.
A quest’ora ne vorrei proprio uno! 🙂
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