Tigelle modenesi. Street food e Franciacorta

Tigelle

Oggi a casa Chiaramella prepariamo le tigelle modenesi. E le accompagniamo ad un buonissimo Franciacorta della Cantina “La Manéga” di Gussago, in provincia di Brescia, nel cuore della Franciacorta.

Ma prima di spiegare il perché di questo abbinamento, non posso esimermi da una piccola nota informativa. Spesso si parla di crescentine bolognesi e tigelle modenesi per identificare uno stesso prodotto, cioè delle pagnottine a forma di disco preparate con acqua, farina, latte e lievito di birra e cotte su una piastra ben calda. In realtà le tigelle sarebbero i dischi necessari per cuocere le crescentine. Nel corso dei secoli si è passati essenzialmente a chiamare tigella anche il prodotto che si prepara con essa. E questa sarebbe una prima spiegazione.

Secondo altre fonti la differenza starebbe nel metodo di cottura (tigelliera o padella antiaderente per le prime, frittura per le seconde) e nella presenza dl lievito di birra (c’è nelle tigelle ma non nelle crescentine).

Altri ancora sintetizzano la questione con il riferimento ai Longobardi, alla collocazione geografica e al maiale. Fino a dove sono arrivati i Longobardi, cioè fino a Bologna, c’è la cultura del maiale. In Romagna no. In pianura si frigge, in montagna meno.

Di certo non sarò io a poter decretare la verità. Sta di fatto che ho preparato un impasto con farina, acqua, latte e lievito di birra. Ne ho ricavato dei dischi e li ho cotti in una padella antiaderente con un peso sopra. E di questo posso essere certa.

Proprio come posso essere certa del fatto che le tigelle sono da sempre uno dei più amati street food della cucina italiana. Ed è proprio dallo street food che è partito tutto…

Tigelle
Tigelle

Un paio di settimane fa, come avevo fatto anche l’anno scorso, sono stata al Franciacorta Festival. Moltissime le iniziative interessanti tra visite in catina, degustazioni e cene varie. Alcune cantine hanno optato per uniziative un po’ più smart, forse anche per proporre il vino Franciacorta ad una platea più giovane, e quindi hanno pensato di abbinarlo allo street food. Si sono affidati ai food track e hanno proposto abbinamenti con i classici dello street food, hamburger, pizza fritta, arancini e così via.

E così ha fatto anche la cantina che abbiamo scelto quest’anno: la Cantina “La Manéga” di Gussago. Si tratta di una piccola cantina, quasi ai piedi degli altipiani del bresciano che, forse proprio per la sua collocazione geografica, propone un vino che si caratterizza decisamente per una forte personalità. Del resto ogni cantina è diversa dall’altra e io purtroppo non sono un’esperta di vini. Quindi posso affidarmi solo alle mie sensazioni e devo dire che sono riuscita a sbevazzarmi piacevolmente tutte i tre calici proposti per la degustazione. Il che, per una che regge davvero poco il vino, è sicuramente una cosa positiva. Che dimostra l’altissima qualità del vino proposto.

Esperienza quindi decisamente molto soddisfacente. La Cantina La Manega proponeva una visita in cantina e una degustazione di street food con tre calici (Satin, Brut e Rosé) di Franciacorta e vista sui vigneti. Se considerate che, quantomeno in Lombardia, il 12 settembre è stata una delle giornate più gradevoli dell’estate, potete capire come davvero l’esperienza sia stata sicuramente da ricordare e da ripetere.

E allora, memore dello street food e del buon vino degustato in quell’occasione, mi è venuta voglia di preparare queste belle tigelline. Decisamente facili e ideali per un bell’aperitivo settembrino con bollicine Franciacorta. Potete farcirle con affettati e squacquerone. O con quello che più vi piace.

E allora eccovi la ricetta delle tigelle modenesi.

Tigelle

Tigelle modenesi

Ingredienti:

  • 400 g di farina 0
  • 100 g di farina 2
  • 10 g di lievito di birra fresco
  • 200 g di latte
  • 100 g di acqua
  • 30 g di strutto
  • 10 g di sale

Come si fa:

  1. Disponete le farine in una ciotola o nella planetaria.
  2. Sciogliete il lievito di birra in una tazzina con un po’ dei liquidi che andrete ad utilizzare per il vostro impasto. Attendete finché non inizierà a fare le bollicine.
  3. Aggiungete i liquidi e il lievito alle farine e cominciate a lavorare l’impasto, finché non inizierà a stare insieme.
  4. Aggiungete il sale e lo strutto e continuate ad impastare fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
  5. Formate una palla, mettetela in una ciotola, coprite con la pellicola e fate lievitare fino al raddoppio. Ci vorrano circa 2-3 ore.
  6. Riprendete l’impasto e appiattitelo sul piano di lavoro aiutandovi con i polpastrelli. Poi stendete con il mattarello fino ad ottenere uno spessore di 5-6 millimetri. Con un coppapasta da 6 cm ricavate dei cerchi. Reimpastate l’avanzo, stendete e ricavate altri cerchi fino ad esaurimento.
  7. Prendete una padella antiaderente bella larga. Scaldatela a fuoco medio-alto. Aggiungete le vostre pagnottelle, mettete su di esse un foglio di carta da forno e un peso che le faccia rimanere abbastanza piatte. Lasciate cuocere 1 minuto e poi giratele. Ripetete l’operazione un’altra volta fino ad un totale di 4 minuti di cottura. Terminate di cuocere le vostre tigelle e gustatele con affettati e squacquerone (o simili).

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