Oggi a casa Chiaramella prepariamo la torta fioretto della Valchiavenna. La Valchiavenna io la conoscevo solo di nome. Non sapevo dov’era, né tanto meno cosa fosse un crotto. E soprattutto non conoscevo tutte le cose buone che si mangiano in un crotto! Fino allo scorso Natale. Quando, in occasione di un pranzo con amici, mi sono imbattuta in questa meraviglia.
Secondo Wikipedia “i crotti sono anfratti naturali che penetrano entro i resti di antiche frane staccatesi in un lontano passato dai versanti della vallata. All’interno dei crotti spira costantemente una misteriosa corrente d’aria fredda che proviene dalle viscere dei monti, chiamata localmente Sorèl, e che si mantiene ad una temperatura costante sia in estate e che in inverno, creando un ambiente ideale per la maturazione del vino e la stagionatura dei salumi, preservando al meglio la qualità degli alimenti. In virtù di queste caratteristiche naturali, i crotti sono stati e sono ancora comunemente usati per conservare cibi, bresaola e formaggi in particolar modo, e vini. In molti casi ospitano taverne che offrono prodotti tipici locali quali i pizzoccheri valtellinesi o valchiavennaschi (gli gnocchetti bianchi), la polenta taragna, la polenta uncia e la bresaola.”
E offrono anche, per dessert, la torta fioretto. Spesso questa torta viene erroneamente indicata o cercata in rete come una torta tipica della Valtellina. Attenzione! Neanche io lo sapevo prima di venire a vivere in Lombardia ma la Valtellina e la Valchiavenna non sono la stessa cosa. Fanno parte entrambe della provincia di Sondrio ma sono due valli distinte con prodotti tipici diversi. Basti pensare ai pizzoccheri valtellinesi che sono fatti con la farina di grano saraceno e hanno la forma di una specie di tagliatelle corte e ai pizzoccheri valchiavennaschi che sono fatti con farina bianca e hanno la forma di piccoli gnocchetti. Perciò non facciamo confusione. La torta fioretto è tipica della Valchiavenna. Poi è ovvio, le valli sono vicine e le contaminazioni ci sono sempre ma di base le cose stanno così.
Lo so. Non è particolarmente bella, ne appare particolarmente accattivante. Ma per fortuna io non mi faccio ingannare dalle apparenze. Dovevo assaggiarla. E cavoli!!! Mi è piaciuta un sacco!!! Con quell’odore di burro tiepido e l’aroma dei fiori di anice…wow…davvero sorprendente.
Ho cercato quindi una ricetta e tutte quante parlavano di fiori di anice, che pare vengano chiamati fioretto. Ma io non lo trovavo…ed era tristissima questa cosa. Allora quest’estate sono tornata in un crotto e ho provato a chiedere se me li davano loro. Ma non ne avevano. Forse la torta gliela fanno in panetteria. Non so. E allora alla fine, siccome nessuno sapeva darmi informazioni più precise, ho comprato i semi di anice e li ho tritati. E l’aroma era pazzesca lo stesso! Alla faccia di tutti quelli che non mi danno le informazioni per le ricette che voglio fare!…ovviamente scherzo 🙂
Il risultato è una torta burrosa, aromatica e morbida. E sul “morbida” devo dire due parole. Avendo dimezzato le dosi della ricetta, forse avrei dovuto diminuire leggermente la temperatura e il tempo di cottura. Ma non preoccupatevi. La ricetta riporta i tempi giusti e anche se sforate un po’ il risultato sarà buono lo stesso, solo leggermente più “biscottato”. Cosa che se può essere anche un vantaggio se la mattina dopo decidete di fare colazione con la torta inzuppandola nel caffellatte.
Insomma…basta chiacchiere…dovete assaggiarla! Ne vale davvero la pena…Eccovi quindi la ricetta della torta fioretto della Valchiavenna.
Torta fioretto della Valchiavenna
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INGREDIENTI (per 4 persone):
- 325 g di farina
- 50 g di zucchero (più altro per la superficie)
- 100 g di burro (più altro per la superficie)
- 10 g di lievito di birra
- 5 g di semi di anice tritati
- 3 tuorli d’uovo
- sale
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COME SI FA:
- Sciogliete il cubetto di lievito in acqua tiepida e unite 100 g di farina. Impastate fino ad ottenere un impasto morbido. Lascite riposare per 2 ore.
- Unite alla restante farina lo zucchero, i tuorli d’uovo, il burro ammorbidito a temperatura ambiente e il sale.
- Lavorate il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Aggiungete la pasta preparata in precedenza e continuate ad impastare fino ad ottenere un impasto liscio e morbido.
- Stendete l’impasto aiutandovi con un mattarello ma senza schiacchiare troppo. Imburrate e infarinate una tortiera da 30 cm e adagiatevi sopra l’impasto rialzandolo leggermente sui bordi. Mettete la tortiera in un luogo fresco e asciutto, coprite con un canovaccio e fate riposare per altri 45 minuti.
- Al termine della lievitazione cospargete la torta con lo zucchero e con i semi di anice tritate sciogliete nel micronde circa 50 grammi di burro.
- Infornate a 200 gradi per 15-20 minuti. Prima di sfornare il dolce cospargetelo con il burro sciolto. Lasciate nel forno ancora qualche minuto. Lasciate raffreddare prima di servire.
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