Zuppa di lenticchie e orzo alla toscana. Tranquillità, calore casalingo e cibi confortanti

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Oggi a casa Chiaramella prepariamo la zuppa di lenticchie e orzo alla toscana.

Nell’accingermi a scrivere il primo post dell’anno, mi sentivo un pochettino nervosa. Forse perché il primo post dell’anno dovrebbe essere un po’ il manifesto dell’intero anno, di come vogliamo viverlo, di cosa vogliamo migliorare, dei nuovi progetti che vogliamo iniziare. Cose così. Per cercare ispirazione sono andata a guardare cosa avevo scritto negli anni scorsi. Così. Giusto per capire che aria tirava nella mia testa. Ne ho tratto una conclusione importante…

E’ molto possibile, anzi direi molto probabile, che per me il mese giusto per i bilanci, i progetti e i manifesti programmatici non sia gennaio. E che volete farci! Non tutti siamo fatti allo stesso modo. Io a gennaio di solito sono parecchio stanca e confusa. L’energia e l’entusiasmo per nuovi progetti sono molto lontani da me. E questo già mi succede quando non ho grosse cose in cantiere. Figuriamoci quest’anno.

Il 2018 mi ha vista combattere con parecchi acciacchi fisici e il 2019 è iniziato con una bella influenza. Tanto per non farci mancare nulla. Ma non è tanto quello…Molte cose stanno cambiando. Ma non sono ancora giunte a compimento. E io sono una la cui pazienza è pari allo zero. Voglio tutto e subito. Immaginate quanto possa sconfortarmi tenere più cose in ballo senza concluderle da più di un anno. C’è da rimetterci la salute mentale!

Zuppa-di-lenticchie-e-orzo-alla-toscana

 

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Perciò capite bene che in questo momento potrei parlarvi di nuovi progetti, potrei parlarvi di nuove avventure, potrei parlarvi di grossi miglioramenti per il blog. Ma davvero sarebbero solo parole. Perché io adesso, e comunque in generale a gennaio, ho bisogno solo di tre cose: tranquillità, calore casalingo e cibi confortanti.

E cosa c’è di più tranquillo, caloroso e confortante di una bella zuppa? La tranquillità ci vuole per forza perché la zuppa vuole i suoi tempi. Va lasciata sobbollire dolcemente finché i vari ingredienti si sono amalgamati per bene e sono diventati una sola cosa, vellutata e avvolgente. La zuppa ha poi una sua temperatura intrinseca che è pari solo forse a quella della polenta. In pratica è calda come le viscere della terra. Di solito, quando la mangio, devo togliermi la giacca. E se la pancia è calda anche il cuore è caldo. Inutile dire che il conforto che si può trarre da una zuppa calda a fine giornata, quando fuori è buio e fa freddo, è un qualcosa che ti rimette davvero al mondo. L’ho chiamata zuppa “alla toscana” perchè l’orzo e il cavolo nero sono ingredienti molto spesso utilizzati in Toscana per tante fantastiche zuppe come ad esempio la ribollita. Mi raccomando…Prima di mangiarla lasciatela riposare per una decina di minuti. Anzi, se la mangiate il giorno dopo è ancora meglio…

Per me gennaio vuol dire questo. Eccovi quindi la mia ricetta della zuppa di lenticchie e orzo alla toscana.

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Zuppa di lenticchie e orzo alla toscana

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INGREDIENTI  (per 4 persone):

  • 500 g di lenticchie già cotte
  • 120 g di orzo perlato
  • 120 g di zucca
  • 1 patata
  • una manciata di cavolo nero lessato
  • una manciata di verdure miste (erbette, spinaci, cavolo riccio, verza ecc.) lessate
  • 50 g di castagne bollite
  • brodo vegetale
  • sedano
  • carota
  • cipolla
  • sale
  • pepe macinato

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COME SI FA:

  1. Sciacquate l’orzo sotto l’acqua corrente e cuocetelo in acqua fredda per  30 minuti. Mettete da parte.
  2. Preparate il soffritto di sedano, carota e cipolla. Tagliate a pezzetti le verdure, scaldate l’olio e fate soffriggere.
  3. Nel frattempo tagliate a cubetti la patata e la zucca. Aggiungete al soffritto e fate cuocere per cinque minuti, mescolando.
  4. Aggiungete le lenticchie, l’orzo, il cavolo nero, le verdure miste e le castagne. Bagnate con il brodo caldo quasi fino a coprire.
  5. Cuocete per circa 1 ora mescolando di tanto in tanto e comunque finchè la zuppa non avrà raggiunto la giusta densità.
  6. Aggiustate di sale, profumate con una macinata di pepe e servite. Completate con un giro d’olio.

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