Oggi a casa Chiaramella prepariamo le polpette al vino bianco.
Le polpette sono vittime di un ingiusto pregiudizio. Ormai ne sono certa. Già lo sospettavo, ma recentemente ne ho avuto la certezza.
Sicuramente saprete che da un po’ di tempo a questa parte, specie nelle grandi città, si stanno aprendo numerosi locali monotematici, cioè che fanno solo polpette. Quando ho scoperto che se ne era aperto uno anche a Monza, ho voluto provarlo e ho proposto a un paio di amici di accompagnarci. La risposta di uno dei due è stata subito “A me le polpette non piacciono”. Avendo intuito l’equivoco in cui era caduto, ho insistito un po’ e alla fine l’ho convinto. Quando abbiamo aperto il menù e abbiamo visto la varietà di proposte che c’erano, e soprattutto quando abbiamo assaggiato i vari tipi di polpette, il mio amico ha esclamato “Ma io pensavo fossero le polpette al sugo che faceva mia nonna!”.
Ecco svelato l’arcano. E’ colpa delle nonne. Eh si. Anche io non amo molto i piatti col sugo. Non tanto perché non mi piacciano. Anzi: a volte anche io ne sento proprio l’esigenza. Il problema è che, soprattutto noi che vantiamo origini meridionali, abbiamo mangiato pomodoro in ogni dove. La domenica c’era il ragù di carne. Rosso. C’era anche la lasagna. Rossa. E la fettina di carne semplice semplice? Rossa pure quella, perché si faceva alla pizzaiola. E ovviamente le polpette erano rosse anche loro. Inutile dire che tutta questa overdose di rosso ci ha portato a diradare le preparazioni a base di pomodoro.
Io sono stata fortunata. Perché mia mamma ha provato già in tempi non sospetti ad uscire da questo cliché. E le polpette le faceva anche col vino bianco, con la ricetta che vi propongo oggi. Che io trovo davvero gustosa. Polpette con un semplice soffritto, cotte nel vino bianco fino ad essere avvolte in una cremina densa e avvolgente. Un primo passo per affrancare le povere polpette dalla triste nomea che si portano dietro. Eccovi quindi la ricetta delle polpette al vino bianco.
Polpette al vino bianco
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INGREDIENTI (per 4 persone o comunque per 17 polpette):
Per le polpette:
- 1/2 tazza di latte
- 1 piccola fetta di pane senza crosta del peso di circa 30 g
- 300 g di macinato misto
- 20 g di parmigiano grattugiato
- 20 g di pangrattato
- 1 uovo
- 1 scalogno
- 1 gambo di sedano
- 2 carote
- 3/4 di bicchiere di vino bianco
- olio evo
- prezzemolo
- sale
- pangrattato per impanare
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COME SI FA:
- Mettete il pane ad ammorbidirsi nel latte. Nel frattempo mettete il macinato in una ciotola e lavoratelo con la forchetta per ammorbidirlo. Quando il pane si sarà ammorbidito, strizzatelo con le mani e sbriciolatelo nella ciotola in cui avete sistemato la carne. Iniziate ad amalgamare il composto. Aggiungete quindi il formaggio grattugiato, il pangrattato e l’uovo. Amalgamate con le mani. Aggiungete infine il sale e il prezzemolo tritato.
- Iniziate a confezionare le polpette, assatele nel pangrattato e adagiatele su un piatto ricoperto di carta da forno. Tenetele ben distanziate le une dalle altre. Quando avete finito, copritele con delle pellicola e mettetele in frigo.
- Tagliate a pezzetti di medie dimensioni lo scalogno, il sedano e le carote e ricavatene un misto per soffritto.
- Mettete sul fuoco due ampie padelle con abbondante olio evo. In una fate rosolare lo scalogno, il sedano e le carote. Nell’altra fate rosolare le polpette su tutti i lati.
- Quando il soffritto sarà a media cottura e le polpette saranno ben rosolate trasferite queste ultime nella padella col soffritto. (Preferisco adottare questa procedura perchè i tempi di cottura tra soffritto e polpette sono diversi e, se li si mette nella stessa padella, il soffritto tende a bruciarsi).
- Aggiungete quindi il vino bianco, aggiustate di sale e cuocete per circa 10 minuti o comunque fino a quando il vino non si sarà assorbito creando una cremina densa. Servite ben calde.
Io adoro aggiungere una grattugiata di scorza di limone all’interno dell’impasto delle polpette in bianco! Una delizia! Ma io il limone lo metterei dovunque …😂😂
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È un’ottima idea…chissà perché il limone non lo prendo mai nella giusta considerazione.
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