Crostata di ricotta. Se non sai cosa fare, fai una crostata

Crostata-di-ricotta

Oggi a casa Chiaramella prepariamo la crostata di ricotta, con la ricetta storica di mia mamma. Ma prima, come al solito, due paroline.

Con l’età si cambia. E’ una ovvietà, ma è proprio vera. E quello che pensavi non avresti mai fatto e non avresti mai detto, ti trovi a farlo e dirlo. Il tutto con una scioltezza inimmaginabile fino a pochissimo tempo fa. Se qualcuno te lo avesse detto, gli avresti dato del pazzo. E invece…

Invece ti ritrovi una mattina qualunque a riascoltare a ripetizione canzoni anni ’80 (nella fattispecie era Take a look at me now di Phil Collins) sospirando nostalgicamente e pensando “Ma quanto erano belle le canzoni degli anni ’80…“. Che se mi sentisse la mia figlioccia (classe 1995..tanto per intenderci) mi guarderebbe con faccia stranita e direbbe “Ma chi è quest’ometto stempiato che ascolti con occhi luccicanti?” E lì sarei costretta a strabuzzare gli occhi e a rispondere “Ehhhhhhhhhhhh??? Vecchietto stempiato?????”. Per poi partire con una filippica su quanto erano belli gli anni ’80 e che sono state scritte canzoni bellissime e che la gente era più felice e bla bla bla. Che poi, se proprio devo essere precisa, io ho vissuto la mia adolescenza negli anni ’90 e non negli anni ’80. Ma gli anni ’80 hanno qualcosa di magico. Non so. Forse davvero si era più felici, si nutrivano belle speranze per un futuro di benessere che sembrava non dover finire mai. Non saprei…

Ti ritrovi anche a pensare che se al sabato sera, piuttosto che tirar tardi inutilmente, vai a letto presto, forse la domenica riesci ad alzarti presto e, oltre che fare  tutte quelle cose che non sei riuscita a fare in settimana, magari riesci anche a fare una bella passeggiata al parco e a goderti tutta la domenica. Cioè: barattare un sabato sera in giro per avere una domenica da godersi tutta intera è un chiaro sintomo di senilità. Senza contare che ovviamente scegli con una certa determinazione di evitare gli alcolici perché tanto non li reggi più (io in verità non li ho mai retti) e il giorno dopo saresti totalmente in coma e staresti catatonico sul divano per tutto il giorno.

Crostata-di-ricotta

E poi ti ritrovi a pensare “Cavoli, sto diventando proprio come mia mamma”…per fortuna questa volta in senso buono :-). E cioè nel senso che, quando non so che dolce preparare e non ho voglia di pensarci, di default faccio una crostata. A casa mia la crostata è il dolce della domenica per eccellenza, quello che fai davvero senza pensarci perché gli ingredienti li sai a memoria e in casa hai sempre un barattolo di marmellata in più da usare all’occorrenza.

Anche io qualche giorno fa proprio non sapevo che dolce preparare. Proprio non mi venivano idee. Ogni tanto penso che capiti a tutti. E allora anche io in automatico ho fatto una crostata, ma non una a caso, bensì quella che era nella top three delle crostate di mamma. Era veramente una delizia soprattutto perché la faceva con la ricotta di pecora che un conoscente che aveva una masseria sulle Murge ci portava direttamente a casa, ancora calda perché fatta quella mattina stessa. Ovviamente la ricotta andava fatta scolare e asciugare un pochettino, ma era buonissima anche due o tre giorni dopo che ci era stata portata ed era l’ideale per dare sapore al nostro dolce. Senza contare che poi veniva arricchita con pinoli, uvetta, canditi e pezzi di cioccolato. Davvero da leccarsi i baffi, soprattutto se gustata ancora tiepida. Io purtroppo non ho trovato la ricotta di pecora e ho usato della buona ricotta vaccina e devo dire che comunque il risultato è stato soddisfacente. Morale della favola: se non sapete cosa fare, fate una crostata. Magari proprio la crostata di ricotta. Con questa ricetta.

Crostata-di-ricotta

 

Crostata di ricotta

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INGREDIENTI (per una crostata da 22 cm):

  • 250 g  di farina 0
  • 125 g di burro
  • 100 g di zucchero semolato
  • 1 uovo e 1 tuorlo
  • un pizzico di sale
  • 400 g di ricotta vaccina
  • 60 g di cioccolato fondente
  • 15 g di uvetta
  • 15 g di pinoli
  • 15 g di cedro candito
  • 2 cucchiai di rum
  • cannella

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COME SI FA:

  1. Fate sgocciolare la ricotta in uno scolapasta e mettete a mollo l’uvetta. Tostate i pinoli in un padellino antiaderente. Tagliate grossolanamente il cioccolato fondente.
  2. Mettete nella planetaria la farina, 85 grammi di zucchero, il burro ammorbidito e tagliato a cubetti. Iniziate ad impastare e, dopo un paio di minuti, aggiungete l’uovo e il tuorlo. Impastate fino ad ottenere un composto in briciole. Versate sulla spianatoia e impastate fino ad ottenere una palla. Avvolgete l’impasto nella pellicola e mettete in frigo per almeno mezz’ora.
  3. Setacciate la ricotta direttamente in una ciotola, aggiungete lo zucchero rimasto e mescolate. Sgocciolate l’uvetta e aggiungetela al composto. Aggiungete infine i pinoli, il cioccolato tritato, il cedro candito e il rum. Mescolate per bene.
  4. Imburrate e infarinate una teglia antiaderente a cerniera da 22 centimetri. Prendete 2/3 dell’impasto, stendetelo su un foglio di carta forno ad una altezza di circa 1/5 cm. Aiutandovi con il matterello, posizionate l’impasto nella teglia e fatelo aderire velocemente ai bordi. Eliminate la pasta in eccesso e mischiatela alla pasta che avete tenuto da parte. Se l’impasto si è ammorbidito troppo rimettetelo in frigorifero per 5 minuti. Quindi preparate le strisce per la vostra crostata.
  5. Versate il composto di ricotta nella teglia, livellate bene e posizionate le strisce.
  6. Cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 30 minuti o comunque fino a doratura.

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