Oggi a casa Chiaramella prepariamo la vellutata di porri e patate con salmone affumicato. Ma prima vorrei dire due parole su un vecchio amico…
Un amico più fedele di lui non credo di averlo mai avuto. Probabilmente non esiste. E’ stato al mio fianco in tutte le fasi della mia vita. Era con me quando passavo i miei pomeriggi a studiare i verbi greci. Era con me quando mi angosciavo per gli esami all’università. E’ con me quando mi rilasso con divano e copertina. E’ con me (a volte) anche quando cucino e fotografo. E’ con me quando mi sento in piena forma, ma anche quando sono ammalata e abbattuta. Il suo aspetto col tempo è cambiato ma il conforto che è capace di darmi non avrà mai fine. Mi accoglie al mio rientro con un caldo abbraccio e lasciarlo andare al mattino è davvero una tortura. E quando la giornata è davvero davvero complicata, il pensiero che comunque a sera potrò riabbracciarlo mi è di estremo conforto…
Il mio compagno? Ma nooooo. Un cane? Noooo. Un gatto? Ma che gatto!! Ma come non avete capito!!?? E’ lui…il pigiama. Che per il forte affetto che nutro nei sui confronti è diventato “il piggiama”, con due “g”, a volte detto anche “piggi”.
Coraggio. Ammettetelo. Poter ciabattare in giro per casa in pigiama non ha prezzo. Ci si sente liberi, comodi, si può ondeggiare tra divano e letto in assoluta libertà. E lo so che non è proprio bello confessarlo, ma anche cucinare in pigiama è fantastico. Salvo poi doversi cambiare spesso perchè ci si è abbondantemente impataccati. Quando la volta scorsa vi raccontavo delle foto sul balcone in pigiama, non scherzavo mica!
E allora, visto che io non sono Pablo Neruda e non sono capace di fare una vera e propria ode come quella che lui ha fatto al pomodoro, ho pensato di scrivere appunto qualche parolina sul mio blog e di preparare una bella vellutata, che è un piatto super adatto per una bella cenetta cuore a cuore col vostro pigiama. Un pigiama-food insomma. Perché, si sa, la vellutata è avvolgente e riscaldante…proprio come lui. Il rischio di impataccarsi è dietro l’angolo, ma in fondo che importa…un unico veloce gesto e il pigiama è già il lavatrice!
A questa classica vellutata di porri e patate ho aggiunto il salmone affumicato, che, oltre a starci molto bene, ci traghetta verso il mese di dicembre. Insomma un piatto adattissimo a salutare il freddo novembre e a farci iniziare a sentire l’odore di dicembre, l’odore del Natale, l’odore delle feste. E allora ecco la ricetta della vellutata di porri e patate con salmone affumicato.
Vellutata di porri e patate con salmone affumicato
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INGREDIENTI (per 4 persone):
- 4 porri grandi
- 4 patate grandi
- 1,5 l di brodo vegetale
- 150 g di salmone affumicato
- 50 g di burro
- 1,5 dl di olio evo
- sale
- pepe
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COME SI FA:
- Pulite i porri. Eliminate le foglie rovinate e la parte più dura. Tenene da parte un pezzo di circa 5 cm, tagliatelo a listarelle in senso verticale, lavatelo, asciugatelo e tenetelo da parte. Tagliate a rondelle il resto dei porri. Lavateli per bene in acqua fredda.
- Pelate le patate e tagliatele a pezzetti.
- Sciogliete il burro in una cassaruola e rosolatevi i porri e le patate a fuoco basso per 5 minuti. Poi versatevi il brodo. Salate, pepate, coprite e fate sobbollire per 20 minuti.
- Quando le verdure saranno cotte, frullatele insieme al brodo e alla metà del salmone affumicato.
- Scaldate l’olio in una casseruola piccola. Quando sarà ben caldo, friggetevi le listarelle di porro fino a farle diventare dorate e croccanti. Scolatele su carta assorbente.
- Tagliate a pezzetti il salmone affumicato rimasto.
- Servite la vellutata con il salmone affumicato tagliato a pezzetti e un ciuffetto di porri fritti.
Ottima, piace molto anche a me.
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Le vellutate fanno sempre piacere.
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