
Oggi a casa Chiaramella prepariamo la vellutata di asparagi con feta e foglioline di menta.
Io sono una freddolosa cronica. Ormai tutto il mondo lo sa e anche voi, sbirciando quà e là nel blog, potrete trovare piccoli segnali della mia insofferenza verso le temperature al di sotto dei 20 gradi. Sono un caso clinico e tutti mi prendono in giro. Una volta ho incontrato per strada un amico che non vedevo da tempo e lui mi ha chiesto come stavo. E io subito gli ho risposto “Fa freddo”. Era settembre. Al che lui mi ha risposto “Ma Chiara! Ti incontro a giugno e hai freddo, ti incontro a settembre e hai freddo!”. Eh si. E’ così.
D’inverno praticamente mi chiuderei in casa in un letargo perenne. La mia più fedele compagna è la copertina di pile. Nonostante il riscaldamento acceso, in bagno tengo in aggiunta un termoventilatore perchè, per riuscire a cambiarmi, la stanza deve diventare il deserto del Sahara. Uscire di sera mi costa una fatica immane e gli sbalzi di temperatura mi distruggono. Non chiedetemi di vederci dopo cena… è ovvio che con la digestione in corso ho ancora più freddo! In ufficio, poi, mi hanno assegnato la stanza più fredda di tutte. Quindi mi sono portata un super maglione di lana da usare all’occorrenza e molto spesso sembro davvero lo yeti per quanto sono infagottata.
D’estate ovviamente sto benissimo, ma porto sempre in borsa un giacchino di cotone perchè nei locali climatizzati potrei assiderarmi e la sera c’è sempre quella leggera frescura…
Ma arriviamo a oggi. Aprile. Io odio aprile (..come diceva il buon puffo Quattrocchi)! Perché? Ovvio. Non fa ancora caldo, ma non fa più tanto freddo. Di giorno è caldo, ma di sera è freddo. Se ti metti il piumino muori di caldo, se ti metti un giacchetto leggero muori di freddo. E il raffreddore lo prendi comunque perchè nel primo caso sudi e nel secondo sei già bello esposto alle intemperie. In ufficio finchè c’è ancora il riscaldamento, sudi per tutto il giorno, poi un bel giorno lo tolgono e ti ghiacci. E poi c’è la cosa più grave, la mia più acerrima nemica, lei, sua signoria, la signora NEBBIA!

Stop. Fermi. Non ci provate. A fare cosa?!? A commentare sarcastici “…ma tu vivi nelle Marche!”…No no. Bisogna che vi spieghi. Adesso mi metto la divisa da colonnello dell’areonautica (…non vi preoccupate, non farò la piaciona come il colonnello Mocio, quello che vi sorride ammiccante all’alba ricordandovi che state per abbandonare il calduccio della vostra casa e uscire nel bel mezzo delle intemperie). Le Marche sono stupende, sono vicino al mare, è vero. Tuttavia, all’arrivo delle correnti dal nord, queste correnti incontrano il monte Conero. E quindi si stoppano. E quindi aria calda incontra area fredda. E quindi tra Senigallia e Ancona nebbia nebbia nebbia. Senza contare i fondali marini bassi, che di certo non aiutano.
Insomma, in conclusione, in ossequio al più fantastico dei luoghi comuni ma con qualche modifica, bisogna dire “..non esiste più una mezza stagione decente …”.
A questo punto, dopo avervi tediati con i miei brontolii, devo dire che per fortuna, almeno a tavola, si può ritrovare un certo equilibrio. Come? Con una bella vellutata. Dopo una giornata segnata dalle avversità atmosferiche, questa vellutata mi ha rimessa al mondo. Ero tornata stanca dal lavoro, non avevo voglia di cucinare (perché ogni tanto capita anche a me), ero infreddolita, ma dentro di me desideravo ardentemente pensare che fosse arrivata la primavera. Come fare? Con una bella vellutata calda. Fatta, però, con l’ingrediente primaverile per eccellenza: gli asparagi. Buonissima. Per non contare della strizzatina d’occhio all’estate, grazie all’aggiunta della feta, che mi fa tanto pensare alle isole greche inondate dal sole e all’azzurro intenso del mare. Quando ho assaporato la vellutata, ho preferito mettere in bocca i pezzetti di feta quando erano ancora a temperatura ambiente per godermi il contrasto tra freddo e caldo e il sapore intenso del formaggio. Ma nulla vieta di aspettare che la feta si sciolga, amalgamandosi con il sapore delicato degli asparagi e con il fresco della menta. Eccovi quindi la ricetta della vellutata di asparagi con feta e foglioline di menta.

Vellutata di asparagi con feta e foglioline di menta
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INGREDIENTI (per 4 persone o 2 se siete particolarmente affamati):
- 400 g di asparagi
- 1 patata media
- 1 scalogno
- sale q.b.
- pepe q.b
- 20 g di olio evo
- 300 g di acqua
- qualche fogliolina di menta
- formaggio feta q.b.
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COME SI FA:
- Se avete il Bimby sapete gia come procedere.
- Se non avete il Bimby, mettete l’olio in un pentola e fatelo soffriggere leggermente insieme allo scalogno. Aggiungete gli asparagi tagliati a pezzi, l’acqua e il sale.
- Fate cuocere per mezz’ora a fiamma media mescolando di tanto in tanto per evitare che le verdure si attacchino.
- Spegnete il fuoco e fate raffreddare per 5 minuti circa.
- Nel frattempo tritate la menta a pezzi non troppo piccoli.
- Frullate le verdure con un frullatore ad immersione finchè non avrete raggiunto la giusta consistenza.
- Mettete la vellutata nelle ciotole. Cospargete con la menta e con la feta sbriciolandola con le mani direttamente nelle ciotole.
😂😂😂😂 Condivido con te il malessere dei mesi artici, io ad agosto dormo con il piumone nel letto….e vivo a Bologna, dove ad agosto la gente fugge in collina per riuscire a riposare al fresco per qualche ora!
Complimenti per la vellutata, la proverò sicuramente!
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Eh già…è dura la vita per noi freddolose…senza contare gli sberleffi di amici e conoscenti :-). Fammi sapere che ne pensi della vellutata…a presto
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Certo! Il mio nuovo blog è lacucinadiverdelisa , 😉
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