
Oggi a casa Chiaramella prepariamo la vellutata di zucca con briciole di cotechino e crumble di mandorle.
Ebbene si. Doveva arrivare anche su questo blog. Il fatidico momento della ricetta del riciclo è arrivato. Che poi si potrebbe pensare che questo sia un problema che mi affligge solo dopo le feste natalizie. Eh…forse per gli altri è così. Io però – devo ammetterlo – in generale ho dei seri problemi con l’approggionamento viveri e con la gestione delle scorte (terminologia che già fa pensare alle necessità alimentari di un esercito, quando invece a casa mia il più delle volte sono sola).
E’ che per me andare a fare la spesa è una vera e propria festa.
Tanto per incominciare preparo una bella lista indicando quello che mi serve nello stesso ordine in cui sono collocati i vari reparti al supermercato. Quindi, nell’ordine: frutta e verdura (in realtà al reparto frutta e verdura prendo solo quello che non trovo nel mio mitico rivenditore afghano che ha della roba super fresca), formaggi e salumi, pesce, farine, uova, latte, caffé, biscotti, pasta e riso, spezie e scatolette, vini, igiene, surgelati. Più o meno l’ordine è questo.
Poniamo il caso che nella lista non sia presente un prodotto di un certo reparto…voi pensate davvero che io possa adottare la tecnica maschile di passare oltre?!? Mi spiego meglio. Vi ricordate il filmato di Bruno Bozzetto Differenze tra uomo e donna in cui si faceva, tra le altre, la rappresentazione dell’uomo e della donna al supermercato? L’uomo funziona così: obiettivo, arriva dritto all’obiettivo, esce dal supermercato. Queste sono le tre fasi. Gli altri reparti non li considera neppure. La donna…mmm…non fa proprio così. Del resto, perchè privarsi del piacere di un giretto negli altri reparti? Poi magari, guardando, ci viene in mente qualcosa che abbiamo dimenticato di inserire nella lista!
Beh…io cado sempre in tentazione. L’altro giorno volevo fare un po’ di spesa con mia mamma perché mi mancavano settanta punti per aver in premio una teglia da forno. Ogni euro vale un punto. Considerato che non ci serviva molto, pensavamo di optare per qualche bottiglia di vino, un pezzo di parmigiano, caffé…insomma cose un tantino più costose per raggiungere i settanta euro di spesa con poca roba. Eh…si. Siamo uscite con: una insalata, 6 kiwi, 6 barattoli di yogurt, un vasetto di miele, un pezzo di parmigiano, un filetto intero di baccalà, una confezione di biscotti, tre bottiglie di vino e una di birra, uova, fermenti lattici, una copia di “Sale & Pepe” con il libricino aggiuntivo sulle vellutate e altro che non ricordo. Risultato: all’incirca 120 punti. A momenti ne prendevamo due di teglie!

Inutile! non so resistere. Anche perché, mentre passeggio serafica, vedo qualcosa che immediatamente mi fa venire in mente una potenziale ricetta. Inoltre ho delle fissazioni della serie “…ma se mi viene in mente di fare un dolce al cioccolato, devo avere gli ingredienti?”.…e quindi il cioccolato fondente non potrà mai mancare.
Ovvio che poi mi ritrovo con i pensili della cucina pieni di roba, anche un po’ buttata lì alla rinfusa. Perchè poi una povera donna, in un giorno di buoni propositi, ha sistemato la dispensa con un certo criterio sistemando le cose “a zona” (tipo le marcature dei calciatori)…zona pasta, zona farine, zona biscotti. Ma dopo, quando la roba aumenta, diventa tutto un caos. Il freezer a momenti esplode. Tra la tanta roba e il ghiaccio che si accumula, i cassetti si bloccano e ogni volta bisogna esercitare la forza bruta col rischio di ritrovarsi a gambe all’aria con un pezzo di frigorifero scardinato in mano. Col Natale la situazione è peggiorata e quindi eccomi qui con la ricetta del riciclo.
Zucca da consumare, cotechino da consumare e via…una bella ricetta utile ma sfiziosa. L’ho trovata su “Sale e Pepe” di gennaio. Molto buona ma devo fare due premesse importanti. La prima è che questo non è proprio un piatto leggerissimo. Ma del resto l’obiettivo è riciclare e non è che il cotechino diventa improvvisamente leggero. O si butta o si consuma. Seconda premessa: se, per dirla con uno slang marchigiano, non amate il sentore di “Porco bruciato” – come ha detto pragmaticamente la mia amica – o, per dirla più elegantemente, il gusto tipo “ciccioli“, come si dice in Romagna, o “grasselli” come si dice nelle Marche, potete evitare di far seccare il cotechino in forno e metterlo nella vellutata semplicemente sbriciolato dopo averlo lessato. Fatte queste importanti precisazioni, il piatto è facile da preparare, anche in più fasi, visto che la vellutata potete farla anche il giorno prima, ed è anche discretamente coreografico, se volete prepararlo quando avete ospiti. Eccovi allora la ricetta della vellutata di zucca con briciole di cotechino e crumble di mandorle.
P.S.:…prometto pubblicamente che per le prossime due settimane non farò la spesa….ma ce la farò a finire tutto quello che ho in due settimane? mah…chi può dirlo.

Vellutata di zucca con briciole di cotechino e crumble di mandorle
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INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
Per la vellutata:
- 1 Kg di zucca pulita
- 2 porri (io ho messo 2 cipolle)
- la punta di un cucchiaino di noce moscata grattugiata, di cannella e di zenzero in polvere
- brodo vegetale q.b.
- 4 cucchiai di olio evo
Per le briciole di cotechino:
- 1 piccolo cotechino precotto (io ho usato due fettine per persona)
Per il crumble:
- 60 g di farina bianca
- 60 g di farina di mandorle
- 100 g di burro (col senno di poi potete metterne anche 60 g)
- 70 g di parmigiano reggiano
- lamelle di mandorle per decorare
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COME SI FA:
- Se avete il Bimby sapete cosa fare. Se non lo avete,tagliate la zucca a cubetti di circa 3 cm di lato.
- Affettate i porri (o le cipolle) e fateli soffriggere in una padella con l’olio. Unite i cubetti di zucca e fateli dorare.
- Versate sulla zucca un paio di mestoli di brodo caldo, coprite e cuocetela finchè sarà tenera, unendo a metà cottura tutte le spezie. Regolate di sale. Lasciate intiepidire, poi versate il tutto in una ciotola e frullate con il frullatore a immersione fino ad ottenere una crema omogenea. Unite se necessario un filo d’olio.
- Immergete il cotechino in acqua fredda, portate ad ebollizione e cuocetelo per mezz’ora (io avevo il cotechino non precotto e quindi lo ho cotto per due ore e mezza). Scolatelo e spellatelo.
- Foderate con carta da forno una placca, mettetevi il cotechino afettato e schiacciatelo per ridurlo in briciole. Quindi passatelo in forno a 170 gradi per circa 20 minuti. Alla fine tagliuzzatelo ancora con un coltello per ottenere briciole ancora più piccole.
- Preparate il crumble: mettete in una ciotola il burro a temperatura ambiente, le farine e il parmigiano, impastate il tutto fino ad ottenere una pasta omogenea. Sistemate la pasta su un foglio di carta da forno, coprite con un altro foglio e stendetela con il matterello fino allo spessore di circa un cm. Passate in forno a 180 gradi per circa 15 minuti.
- Suddividete la crema di zucca calda nei piatti, distribuitevi sopra il crumble a pezzetti e le briciole di cotechino e guarnite con lamelle di mandorle.
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