
Oggi a casa Chiaramella prepariamo i biscotti al cioccolato e fleur de sel (sale bretone).
Ma prima facciamo un esperimento: vediamo se qualcuna (o qualcuno) di voi si ritrova in questa descrizione.
Una mattina avete guardato il calendario e avete detto: “Acciderbolina (o qualcosa di più rustico…non adatto alla boccuccia di una signora come si deve)!!! E’ già il 1 dicembre!!!”.
Passato lo sgomento iniziale è iniziata la fase dei buoni propositi: “Quest’anno i dolci delle feste saranno strepitosi! La mia casa sarà sommersa da una miriade di biscotti e dolcetti e il loro profumo si spanderà per tutto il quartiere richiamando folle di grandi e piccini che chiederanno a gran voce di poter assaporare anche loro cotanta prelibatezza. Le pasticcerie e i forni cittadini saranno costretti a chiudere giorni interi perchè non venderanno più nulla e arriverà il mitico editore Guido Tommasi a propormi di scrivere un libro di cucina.”…ok, ok…lo so…vi siete fatte prendere la mano e i buoni propositi sono diventati fantasie un tantinello elevate. Beh, ma se uno non può volare alto quando si dedica alle fantasticherie, non c’è gusto!
Tornando a noi. Nei giorni successivi avete iniziato a sfogliare libri di cucina, a consultare siti internet, a fare fotocopie a tutto spiano, sempre lì con carta e penna a ricopiarvi la ricetta sconosciuta della sorella illegittima di Babbo Natale che avete trovato sulla rivista che sfogliavate distrattamente dal parrucchiere mentre vi faceva la tinta ai capelli, a chiedere consigli a nonna, mamma, amiche, colleghe…Insomma era tutto un “…oddio…buonissimi…!!!”, “…questi li faccio di sicuro!”, “..quelli al cioccolato non posso non farli!!”, “ma nooo…gli omini di pandizenzero vanno fatti a tutti i costi!”.
In tutto questo brainstorming vi siete ritrovate al giorno dell’Immacolata. E quella mattina vi siete svegliate, avete guardato il calendario e avete detto “Acciderbolina (o qualcosa di più rustico…non adatto alla boccuccia di una signora come si deve)!!! E’ già l’8 dicembre!!!”.
Passato lo sgomento iniziale, ne è subentrato subito un’altro: “Oddio!!!! Devo fare i regaliiii!!!”. Anche in quel caso siete partite tutte belle cariche di buoni propositi: “Quest’anno solo regali belli, solo regali pensati, solo regali sciccosi…”, anche per la suocera, anche per la cognatina super perfettina che vi rompe sempre le scatole con la sua perfezione, facendovi sentire costantemente delle mamme inadeguate, delle mogli inadeguate, delle donne inadeguate. Quest’anno inizia un nuovo corso…tutti più buoni! E’ Natale!

Inutile dire come è andata a finire. Non avete avuto tempo e alla fine la suocera ha avuto in regalo un paio di mutandoni sformati che avete comprato per quando eravate incinte e non avete mai usato perchè avete pensato che, anche se incinte, vi rimaneva un briciolo di dignità, e la cognatina ha avuto in regalo un pigiama stile anteguerra comprato al volo dalla merceria sottocasa (che è lì dal 1890), gestita da una simpatica cariatide ottantenne. Ma questa è un’altra storia.
Per non parlare di quando vi siete ritrovate al 20 dicembre e quella mattina avete esclamato“Acciderbolina (o qualcosa di più rustico…non adatto alla boccuccia di una signora come si deve)!!! E’ già il 20 dicembre!!! Devo finire tre relazioni di lavoro, fare un monitoraggio, comprare un regalo al capo, andare all’ultima riunione ecc ecc ecc”.
Infine, Il 24 dicembre vi siete svegliate e, alquanto sconfortate, avete capito che i biscotti li avreste visti solo sui libri e in tv e che Guido Tommasi vi avrebbe brutalmente ignorate.
Ma state tranquille!!! (Immaginate che in sottofondo stia partendo la musica di Indiana Jones). Anche per noi donne impegnatissime una soluzione c’è!!! Oggi è domenica. E’ il 27 dicembre. Siete calme e tranquille nella vostra casa. Siete mediamente rilassate (per quanto lo possiate essere dopo i pranzi e le cene con i parenti serpenti). E’ vero: vi siete mangiate questo mondo e quest’altro (perchè tanto c’è sempre una mamma, una nonna, una zia…o la rosticceria sottocasa che vi avrà rimpinzato a dovere). Ma avete bisogno del vostro riscatto! E che diamine! La vostra autostima deve essere rimpolpata! E poi avete bisogno di qualcosa che vi conforti e vi traghetti più dolcemente di Caronte verso l’ultimo dell’anno senza che vi sentiate, una cuoca fallita, una madre snaturata ecc.
Ed ecco qui a soccorrervi questi fantastici biscotti, la cui ricetta è contenuta nel bellissimo libro di Barbara Torresan “Biscotti di Natale”. Semplicissimi da fare ma assolutamente strepitosi. Io li adoro. L’abbinamento tra cioccolato e fleur de sel è davvero stuzzicante. Ovviamente, se non avete il fleur de sel, provate lo stesso con un pizzico di sale normale. Ovviamente non lo direte a nessuno che la ricetta originale prevedeva il sale bretone! E’ il momento del riscatto! Perchè rovinarlo per un’inezia! Fate le “fighe” e serviteli con il tè del pomeriggio come delle signore precisine e perfettine, come dei veri e propri angeli del focolare. Quando vedrete il sorriso sui volti di chi li sta mangiando, capirete che la missione sarà compiuta, il riscatto sarà avvenuto, l’autostima sarà di nuovo a mille.
Un abbraccio ed eccovi qundi la ricetta dei biscotti al cioccolato e fleur de sel (sale bretone).

Biscotti al cioccolato e fleur de sel (sale bretone)
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INGREDIENTI:
Per 4 persone
- 175 g di farina
- 150 g di cioccolato fondente al 70%
- 30 g di cacao amaro in polvere
- 150 g di burro a temperatura ambiente
- 120 g di zucchero di canna
- 50 gr. di zucchero al velo
- mezzo cucchiaino di fleur de sel (o sale bretone)
- mezzo cucchiaino di bicarbonato
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COME SI FA
- In una ciotola mescolate insieme la farina, il cacao e il bicarbonato.
- Lavorate nel mixer il burro con i due tipi di zucchero per qualche minuto. Aggiungete il composto con la farina e il cioccolato grattugiato finemente, mescolate bene finché tutta la farina sarà incorporata e inite il fleur de sel. Il composto è pronto quando tutta la farina è stata completamente amalgamata.
- Dividete il composto a metà e formate due salsicciotti, avvolgeteli nella pellicola e metteteli in frigorifero per un paio d’ore.
- Tirateli fuori dal frigorifero, togliete la pellicola, taliate i biscotti alti circa 2 cm e disponeteli su una teglia rivestita di carta da forno.
- Cuocete per circa 12 minuti a 160 gradi, togliete dal forno e lasciate raffreddare completamente prima di staccarli.
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