
Oggi a casa Chiaramella prepariamo la colazione dei campioni, con un buonissimo pane al cacao e pere.
Per me la colazione è un vero rito. Oltre che un rito di piacere, è un rito di vera e propria sopravvivenza. Chi mi vuole bene lo sa. Prima di essermi seduta a tavola e prima di aver sorseggiato almeno mezza tazza di caffellatte, il mio cervello è totalmente e inesorabilmente chiuso. Chi si azzarda a rivolgermi la parola in quel momento riceverà sempre la stessa richiesta “…puoi parlare un po’ più piano per favore?”. Per non parlare poi dei tentativi assolutamente infruttuosi di sottopormi problematiche pratiche di qualsivoglia genere.
Tutto questo accade ogni giorno senza distinzioni di sorta. La colazione per me resta sempre un rito necessario e piacevole…quando mi alzo tutti i giorni per andare al lavoro, quando posso concedermi di dormire un po’ di più la domenica, quando devo svegliarmi all’alba per partire per un viaggio.
E’ evidente, quindi, che anche il cibo deve essere adeguato all’importanza del momento. Per questo, pur non concedendomi spesso delle colazioni particolari (per motivi di tempo, linea ecc ecc), – di solito bevo mezza tazza di caffellate con 4 biscotti – mi piace moltissimo impegnarmi in preparazioni tali da rendere un po’ più particolare il primo pasto della giornata.

A questo punto è facile pensare ad una miriade di brioches, pandolci, torte, plumcake. Soltanto che queste preparazioni di solito vengono gustate la domenica, quando non si deve correre di quà e di là e si ha la tranquillità necessaria per poter assaporare con calma preparazioni un po’ più elaborate e anche un po’ più pesantucce per lo stomaco.
Quest’oggi però mi piacerebbe provare a sovvertire questa “regola”. Proviamo cioè a preparare una colazione che abbia la leggerezza della colazione del lunedì, ma anche la gioiosità della colazione della domenica.
E provo a farlo proponendo un pane al cacao e pere che, pur avendo gli ingredienti confortanti della colazione domenicale, possiede altresì la leggerezza e la “velocità” della colazione di tutti i giorni. La ricetta è tratta dal libro di Riccardo Astolfi “Pasta madre”, che è un libro veramente eccezionale, che mi ha fornito moltissime informazioni utili in tema di lievitati e di lievito madre.
Il pane al cacao e pere non è molto pesante e non è molto dolce. Eppure, con il suo leggero sentore di cacao e la morbidezza delle pere, ci fa sentire ugualmente coccolati e avvolti in un caldo abbraccio. Ovviamente i palati meno delicati (mi viene in mente qualcuno che conosco) possono anche decidere di rendere questo pane un pochino più “strong” con l’aggiunta di un cucchiao di confettura, magari ai frutti di bosco. Mmmm…che bontà. E allora non mi resta che augurarvi buona colazione con il pane al cacao e pere.


Pane al cacao e pere
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INGREDIENTI
- 120 g di pasta madre rinfrescata (o 25 grammi di lievito di birra)
- 250 g di farina 0
- 125 ml di acqua
- 150 g di pere a pezzetti
- 25 g di cacao
- 50 g di zucchero di canna
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COME SI FA:
- In una ciotola sciogliete la pasta madre nell’acqua. Aggiungete lo zucchero e cominciate a mescolare. Se avete una planetaria versatevi dentro il composto. Altrimenti continuate a lavorare nella ciotola. Aggiungete la farina e il cacao.
- Iniziate a impastare (o avviate la planetaria) e continuate finchè l’impasto non sarà diventato liscio e omogeneo.
- Trasferite l’impasto in una ciotola e aggiungete le pere a pezzetti cercando di farle penetrare nell’impasto. Fate lievitare per 5-6 ore, finchè il vostro impasto non sarà raddoppiato di volume.
- Trasferite la pagnotta su un tagliere infarinato e fate un giro di pieghe circolare*. Fomate quindi una pagnotta.Mettetela a riposare per altre 2 ore su una teglia rivestita di carta da forno, comprendo con un canovaccio infarinato.
- Accendete il forno a 250 gradi e infornate, dopo aver praticato una incisione a croce sulla superficie della pagnotta. Cuocete per 15 minuti a 250 gradi, poi abbassate la temperatura a 200 gradi e proseguite la cottura per altri 45 minuti.
* Le pieghe circolari si fanno così:si rovescia l’impasto sul tagliere infarinato. Dopo averlo leggermente appiattito formando un cerchio, si prende un punto della circonferenza con le mani, si allunga il lembo di impasto verso l’esterno e lo si richiude portandolo al centro. Poi si prende l’angolo formato alla destra e si procede nello stesso mdodo, compiendo un paio di giri in senso antiorario. Terminata l’operazione si capovolge la palla ottenuta, facendola riposare qualche minuto prima di procede alla formatura dei pani.
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